IL TEMPO DELLE MELE

L’esperienza della sessualità, in età precoce e soprattutto della “prima volta”, rappresenta un momento molto speciale nella vita di una persona e dovrebbe essere affrontata in modo sereno, desiderato e seguendo i propri ritmi interiori.


Gli adolescenti attuali hanno una maturazione sessuale molto precoce (la prima mestruazione arriva intorno ai 10-11 anni), mentre la conquista dell’autonomia economica e dell’indipendenza sociale, tende ad essere rimandata fino verso i 30 anni. Quindi i ragazzi d’oggi sono fisicamente precoci, ma mentalmente possono essere più facilmente condizionabili, non solo dalle “cattive compagnie”, ma soprattutto dalla TV. Una ricerca svolta dalla Rand Corporation di Santa Monica (California) ha dimostrato come la televisione, attraverso i suoi contenuti, possa influenzare i giovanissimi ad avere rapporti sessuali in età precoce o modellandone le tendenze sessuali. Questo deriva anche dal fatto che gli adolescenti hanno molto contatto con il mezzo televisivo (fino a 3 ore) e che il 64% dei programmi contengono riferimenti più o meno espliciti al sesso, mentre raramente gli accenni alla sessualità riguardano aspetti educativi o per segnalare i rischi (gravidanze indesiderate, malattie virali, ecc.). Così se la famiglia non interviene sull’educazione sessuale degli adolescenti, la dimentica o la delega alla scuola, il rischio è che la funzione educativa ed informativa venga svolta dai mass-media, senza che nessuno si occupi di rendere consapevoli i giovani dell’importanza di ciò che andranno a vivere. La prospettiva della sessualità genera nei ragazzi un risveglio di curiosità, preoccupazioni ed incertezze, facendo emergere paure che possono renderne difficile la maturazione. Questo stato di incertezza, rende i giovanissimi bisognosi di risposte come il deserto ha bisogno di acqua ed è importante che un ruolo di consigliere venga svolto, non dalla TV, ma dalla famiglia.

Dott. Duilio Zanelli